Per sapere dove andare, occorre avere ben presente come evolve lo scenario in cui ci si muove. Terna lo sa bene: non a caso il gruppo guidato da Luigi Ferraris si impegna sempre più nell’approfondire i temi più rilevanti del settore in cui opera. Il focus mensile realizzato a gennaio riguarda la mobilità elettrica, uno degli ambiti cruciali del processo di transizione energetica in atto: tuttavia, nonostante l’opinione comune sia concorde nel sostenere una massiccia diffusione dei veicoli elettrici nei prossimi anni, le opinioni su tempistiche, ritmo e ripercussioni sembrano divergere negli studi realizzati in materia.
Terna ha voluto vederci chiaro, cercando di inquadrare meglio le reali prospettive di evoluzione del fenomeno in Europa: per questo, nel report sono stati analizzati alcuni scenari di crescita elaborati da operatori terzi per Italia, Germania, Francia e Belgio. Come auspicato in più occasioni anche dall’AD Luigi Ferraris, lo studio avvalora l’ipotesi di una significativa crescita futura del numero di veicoli elettrici in circolazione: per l’Italia si stimano per il 2030 6,5 milioni di auto elettriche circolanti, pari a circa 17% dell’attuale parco auto. Un incremento considerevole, soprattutto se si pensa che, attualmente, la quota di mercato dei veicoli elettrici in Italia corrisponde allo 0,03% del totale.
Evidenziando la compatibilità tra l’attuale tasso di sostituzione di veicoli (5% in Italia) e la stima di auto elettriche in circolazione nel 2030, Terna fa notare come a cambiare non dovrebbe essere tanto il ritmo di rinnovo del parco auto, quanto piuttosto il comportamento d’acquisto del consumatore: secondo lo studio, la quota di auto elettriche sul totale di nuove immatricolazioni, che si attestava a 0,1% nel 2016, dovrebbe infatti arrivare al 48% nel 2030.
Il trend di crescita interesserà tutta l’Europa, seppur con variazioni da Paese a Paese, per lo più dettate dal grado di efficacia e fattibilità dei processi di sostituzione e di rinnovo del parco auto. In termini di impatto, si legge nel report, l’aumento dei consumi di energia elettrica al 2030 in Italia si attesterà comunque su valori modesti, oscillando tra 5 e 16 TWh, vale a dire fino a un massimo del 5% sui consumi del 2016 ma distribuito nell’arco di dieci anni.
In un simile scenario, operatori come Terna giocano un ruolo fondamentale nell’agevolare la fruibilità delle e-car agli occhi dei consumatori e favorendo un approccio sostenibile, in linea con quanto sostenuto dall’AD del Gruppo, Luigi Ferraris: “La sostenibilità è un elemento cardine del piano di investimenti di Terna. La strategia di crescita dell’azienda è volta a coniugare gli investimenti con gli obiettivi di massima sicurezza, minimo impatto ambientale possibile e riduzione dei costi per il sistema a beneficio degli stakeholders“.

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