Ieri la firma tra Alessandro Benetton e il ministro Clini

Abiti a prova d’ambiente. Li produrrà Benetton: o almeno questo è l’obiettivo a cui il gruppo punta. Il primo passo è stato compiuto, ieri, nel quartier generale di Ponzano Veneto, con la firma tra il presidente Alessandro Benetton e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di un’intesa sulla riduzione delle emissioni di quello che oggi è il cuore delle produzioni tessili del colosso dell’abbigliamento nell’area mediterranea: lo stabilimento di Monastir in Tunisia. L’accordo rientra in un progetto italiano italo-tunisino per una sempre maggior sostenibilità ambientale dell’industria della moda. In particolare verrà realizzata la cosiddetta “impronta ambientale” delle linee polo e t-shirt per bambino, analizzando e misurando con precisione le quantità di C02 emesse in queste due produzioni. E naturalmente saranno studiate tutte le possibili azioni per ridurre al mino queste emissioni. Prima azione concreta: l’installazione di un impianto solare termico (da circa mille metri quadrati) per generare acqua calda per il lavaggio di capi e tessuti. Il sistema coprirà circa un quarto del fabbisogno, oggi soddisfatto da caldaie a vapore alimentate a gas naturale. Il ministro Clini ha sottolineato il valore dell’adesione del gruppo guidato da Alessandro Benetton al programma: “Questo accordo si inserisce in una strategia di lavoro che abbiamo avviato come ministero – ha ribadito l’esponente del governo – e che è finalizzato a promuovere e a sostenere gli impegni volontari delle imprese per migliorare le performance ambientali sia dei processi produttivi che dei prodotti.” L’azienda trevigiana continuerà ad investire in questo campo, ha assicurato Alessandro Benetton: “Economia e ambiente non solo possono, ma devono convivere. Negli ultimi anni Benetton Group ha adottato diverse misure, dalla logistica fino al prodotto in negozio, per alleggerire il proprio impatto sull’ambiente, e questa è la strada su cui intendiamo proseguire. Il valore della sostenibilità, da sempre parte del nostro Dna, sarà sempre più al centro della Benetton del futuro”. Lo stabilimento di Monastir è il primo dei tre siti produttivi Benetton in Tunisia e comprende finissaggio, tintoria e trattamenti sul denim. Qui si producono circa 20 milioni di capi l’anno e si gestiscono circa 100 terzisti.

FONTE: Il Gazzettino Treviso
AUTORE: Mattia Zanardo

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