La transizione energetica spinta dallo sviluppo delle rinnovabili è già in corso. E le reti elettriche giocano un ruolo centrale“: ne è sempre più convinto Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna. In un’intervista pubblicata lo scorso 5 agosto sul “Corriere della Sera”, il manager spiega come l’Agenzia internazionale dell’energia abbia stimato che ad ogni euro speso nello sviluppo delle rinnovabili ne dovrà corrispondere un altro da investire per rendere le reti elettriche più sicure ed efficienti. Perché il futuro dell’energia è già tracciato e risponde al nome di “decarbonizzazione completa”: un traguardo che secondo l’AD è “possibile e necessario” raggiungere. Non a caso, come ha spiegato al “Corriere”, l’Agenzia prevede oltre 6 mila miliardi di dollari di investimenti globali per il settore energetico tra il 2017 e il 2025, prevalentemente legati alla generazione da fonte rinnovabile e alle infrastrutture di rete.
In questa prospettiva, il contributo di Terna così come quello delle altre realtà impegnate nel settore è sempre più importante: “Abbiamo previsto investimenti per circa 12 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. Il nostro obiettivo è focalizzarci su interventi di sviluppo volti a massimizzare l’integrazione delle rinnovabili, tramite il potenziamento della rete nazionale e delle interconnessioni con l’estero“. Per Luigi Ferraris sono “elementi indispensabili per ridurre le congestioni, massimizzare lo sfruttamento delle fonti naturali, assicurare elevati standard di qualità del servizio e la maggiore condivisione possibile a livello europeo a beneficio di tutti i cittadini“. Lo scenario evolve rapidamente: in futuro si va verso un mercato elettrico europeo in cui l’Italia, forte anche della sua posizione geografica, potrà progressivamente acquisire il ruolo di hub naturale nell’area del Mediterraneo. L’Interconnector Italia-Svizzera, Italia-Francia e Italia-Austria sono alcuni dei progetti avviati da Terna che già guardano in questa direzione.
Ma la priorità per il Gruppo è investire anche nel Paese, in particolare sulla rete, per recuperare “i ritardi del passato per i cittadini e le imprese“. Come ha spiegato Luigi Ferraris “oggi abbiamo 220 cantieri aperti, che impegnano più di 350 imprese in tutta Italia“: il manager ha ricordato come Terna operi “con un approccio proattivo di condivisione e ascolto dei territori” con l’obiettivo di garantire “la massima sicurezza, il minimo impatto ambientale possibile e una riduzione dei costi per il sistema“.
Due le leve strategiche per dare impulso alle rinnovabili e accompagnarne la crescita: innovazione e digitalizzazione, su cui sono in programma investimenti per 600 milioni nei prossimi cinque anni. Luigi Ferraris ha citato, in merito, il progetto pilota sulle Uvam (unità virtuali abilitate miste, cioè delle unità aggregate miste produzione-consumo-accumuli) che “consentirà alle auto elettriche di partecipare al mercato dei servizi contribuendo alla sicurezza del servizio elettrico e generando valore per il sistema e per il cittadino“.

Maggiori informazioni qui:
https://www.corriere.it/economia/18_agosto_04/investiremo-12-miliardi-rete-italia-hub-elettrico-mediterraneo-4dff8e08-9821-11e8-ae28-97e0df16be12.shtml

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