Sono cinque le competenze fondamentali per un’azienda attiva nel settore dell’intermediazione dei rifiuti. Lo rivela Ares Ambiente, la realtà fondata da Marco Nicola Domizio e specializzata nello smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi.

Nella lista delle competenze che fanno la differenza c’è “la capacità di leggere e interpretare la normativa ambientale in modo dinamico”. Questo perché, in un panorama caratterizzato dall’aggiornamento costante delle regole, un buon intermediario non si limita a stare al passo con i cambiamenti ma riesce anche ad anticipare le evoluzioni normative, comprendendo in che modo andranno a impattare sugli impianti, sui produttori e su tutta la filiera del recupero. In cima alle skills necessarie, troviamo poi la “competenza tecnica trasversale”, che permette di collegare le caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti con le migliori opzioni di trattamento, valorizzazione o smaltimento, consentendo il dialogo con impianti, laboratori, trasportatori e clienti.

La “gestione delle relazioni” è un’altra competenza chiave, soprattutto in un settore come quello dell’intermediazione in cui la fiducia, la reputazione e la capacità negoziale dell’intermediario diventano “un asset tanto quanto una buona autorizzazione”. Sempre più centrali, nell’attuale contesto, sono infine le skills relative al digitale e una “sensibilità ESG”. La padronanza dei software di tracciabilità, delle piattaforme digitali per la gestione dei formulari e dei sistemi di reporting sono oggi una parte integrante del lavoro. Oltre a saperli usare, bisogna però anche capire come integrarli al meglio nei processi aziendali per generare valore. Nell’ottica di una maggiore consapevolezza del proprio ruolo all’interno della transizione ecologica, l’intermediazione diventa invece, a tutti gli effetti, un atto di responsabilità ambientale e sociale.

L’intermediazione oggi – si legge in un post dell’azienda diffuso su Linkedin da Marco Domizionon è quindi soltanto gestione e innovare per l’ambiente, significa crescere insieme al cambiamento in una visione integrata. Tecnica, normativa, digitale, relazionale e strategica: è l’insieme di queste capacità che trasforma ogni attività di intermediazione efficace in un punto di riferimento per l’economia circolare. E che rende davvero competitiva un’azienda del settore”.

Per visualizzare il post pubblicato su LinkedIn:

https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7382500288349253632/

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Categories: Imprese

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