L’Italia può ambire a un ruolo politico di primo piano in questo processo, grazie all’ottima performance in termini di sostenibilità ambientale, che la colloca in cima alla classifica dei paesi europei più virtuosi. In rapporto al pil le emissioni di gas serra risultano del 21 per cento più basse della media Ue, il consumo di materia prima del 36 per cento e il consumo di energia del 57 per cento. Ma gli sforzi europei da soli non bastano. Gli Accordi di Parigi sul clima del 2015 sono stati già sconfessati dagli Stati Uniti, uno tra i paesi più inquinanti al mondo. Ma anche se mantenuti non basterebbero a contenere il riscaldamento globale entro livelli considerati accettabili. È soprattutto dalla Cina, già oggi responsabile di più di un terzo della CO2 prodotta sulla Terra e con una forte crescita attesa delle emissioni almeno fino al 2030, che deve venire un maggior impegno.

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Categories: Ambiente

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