Dopo 20 anni chiude Arpa, inglobata nella nuova realtà insieme al settore Ambiente della Provincia. Attivata la sezione per le autorizzazioni e concessioni, che si affianca a quella dei controlli. Dubbi dell’assessore Folli sulla riorganizzazione. Per la nuova sede ipotesi terzo stralcio stazione.

Da Arpa ad Arpae, la nuova agenzia regionale per l’ambiente e l’energia. È il soggetto che vedrà in un’unica casa il personale del vecchio ente, attivo per 20 anni, deputato ai controlli ambientali, e i tecnici arrivati dal settore Ambiente della Provincia di Parma, dopo la riforma del governo che ne ha sancito la fine, con il trasferimento dei dipendenti alla Regione Emilia Romagna.

Arpae potrà contare su circa 100 dipendenti. Accanto alla struttura che svolge le funzioni di controllo e monitoraggio, dallo scorso gennaio si è affiancata la nuova sezione Autorizzazioni e concessioni. Si tratta dell’ufficio che si pronuncia per esempio sulle pratiche per gli elettrodotti o predispone le valutazioni di impatto ambientale. A dirigerla Paolo Maroli, ex dirigente del Servizio territoriale di Parma. Alla guida dell’Arpae locale è stato confermato Eriberto De Munari. Entrambi risponderanno al direttore generale dell’Agenzia. Leggi…

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