L’AD Stefano Venier ha parlato a “Il Sole 24 Ore” di un anno “particolarmente intenso” per Snam ripercorrendo quanto portato avanti in questi mesi “sia per la costruzione degli step prioritari collegati alla sicurezza energetica sia per l’ulteriore evoluzione della piattaforma verso la transizione green che è coerente e rafforza il nostro percorso di operatore paneuropeo multimolecola”. Nell’intervista, che è stata pubblicata lo scorso 1° novembre, il manager ricorda l’impegno di Snam nella costruzione di infrastrutture strategiche.

Tra i progetti anche il potenziamento della centrale di compressione di Malborghetto: un intervento che “ci consente di aumentare la capacità di reverse flow verso l’Austria da 6 a 9 miliardi di metri cubi all’anno”. Come spiega Stefano Venier, si tratta di “un passo fondamentale, che si inserisce nella strategia di Snam per rafforzare la sicurezza energetica del nostro continente”: questa nuova capacità di export, ulteriormente potenziata dal completamento dei lavori all’impianto di Poggio Renatico, rappresenta infatti “un importante supporto per i Paesi dell’Europa orientale, ancora fortemente dipendenti dal gas russo”. L’AD ne sottolinea anche le sinergie con il progetto per il consolidamento dell’altro corridoio verticale che passa dai Balcani: “Grazie all’avvio del nuovo rigassificatore galleggiante di Alexandroupolis, di cui è azionista la nostra partecipata greca Desfa, sono a disposizione 5 miliardi di metri cubi di gas a favore dei Paesi balcanici e di Austria, Slovacchia e Ungheria”.  

Il rafforzamento delle infrastrutture è “una delle gambe della sicurezza energetica” ma Snam sta realizzando progressi di rilievo anche sul fronte degli stoccaggi e della diversificazione delle fonti: “Gli stoccaggi europei sono ora 95%. Noi oggi (il 31 ottobre, ndr) chiuderemo al 98,5% avendo superato abbondantemente i 12 miliardi di metri cubi di gas iniettato che, insieme alla riserva strategica, portano l’asticella a 16,5 miliardi, un livello di riempimento leggermente superiore a quello dell’anno scorso. Se, a questo, uniamo poi le riserve di Edison Stoccaggio e di Ital Gas Storage, arriviamo a 1.4 miliardi di metri cubi di working gas, un terzo dei consumi che generalmente si registrano in inverno, tra novembre e marzo”. E in ottica di diversificazione si lavora “a pieno ritmo” anche “per rendere la FRSU in arrivo a Ravenna operativa entro aprile, mentre l’Italis LNG presto accoglierà a Piombino la 50esima nave di GNL”. Inoltre, dopo la complessa manutenzione, è pronta a ripartire anche la OLT di Livorno.

Nell’intervista, Stefano Venier ricorda anche il progetto avviato a Ravenna con Eni per il primo hub di CCS del Mediterraneo e la realizzazione della Linea Adriatica quale parte essenziale del SoutH2corridor, la dorsale dell’idrogeno che unirà Nord Africa ed Europa. E sempre in linea con l’impegno per la transizione energetica, Snam è attiva anche nel campo del biometano con nove progetti autorizzati. Il manager, rilanciando l’intervista anche sul suo profilo LinkedIn, rimarca infine che “questi passi sono parte di una visione integrata per sostenere il futuro energetico dell’Italia e dell’Europa, come delineato nel Transition Plan recentemente presentato: un piano ambizioso che richiede visione e pragmatismo, che conferma la nostra determinazione a lasciare un impatto positivo e duraturo nel percorso verso il Net Zero al 2050”.

Per maggiori informazioni:

https://www.ilsole24ore.com/art/la-rete-snam-cruciale-l-europa-pronta-dire-addio-gas-russo-AGwGf3q

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Categories: Energia

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