Affrontare la crisi del cambiamento climatico è sempre stato un punto fondamentale nell’agenda di Joe Biden, il nuovo presidente degli Stati Uniti. Dopo ben quattro anni di totale disinteresse, e qualvolta addirittura negazione, nei confronti della crisi climatica sotto l’amministrazione Trump, gli USA si rimettono in riga, anzi in testa, nella lotta per salvare il pianeta. E sebbene l’attivista svedese Greta Thunberg abbia recentemente dichiarato che l’operato del 46° presidente degli Stati Uniti “non è abbastanza”, non si può dire che Biden non stia compiendo una serie di scelte a favore del clima e della sostenibilità.

La sua ultima decisione in materia ambientale riguarda infatti l’installazione di un enorme parco eolico al largo delle coste del Massachusetts. Il progetto, denominato Vineyard Wind, era stato messo in pausa dai suoi sviluppatori che temevano venisse bocciato dalla precedente amministrazione. In effetti, Trump aveva più volte schernito l’utilizzo di energia eolica, ritenuta un modo eccessivamente costoso di produrre energia e, per questa ragione, si era opposto a diversi progetti simili. Con l’arrivo di Biden e la sua espressa volontà di raddoppiare la produzione di energia eolica in mare entro il 2030, Vineyard Wind è tornato sul tavolo del presidente, il quale non solo ha dato il suo ok, ma ha anche chiesto agli uffici del dipartimento di velocizzare le pratiche.

L’annuncio è arrivato lo scorso 8 marzo, giorno in cui il dipartimento ha dichiarato di aver ufficialmente concluso le pratiche di revisione dell’impatto ambientale del progetto, che rappresentava l’ultimo grande ostacolo da superare per poter finalmente avviare i lavori. Liz Burdock, la quale è a capo del gruppo no profit Business Network for Offshore Wind, ha commentato con entusiasmo: “Questo è il giorno che l’industria dell’eolico offshore degli Stati Uniti attendeva da anni e dà il via libera alle normative di cui il settore ha bisogno per attrarre investimenti e portare avanti i progetti”.

Vineyard Wind è il prodotto di una joint venture tra Avangrid Renewables, una compagnia che si occupa di sviluppare e realizzare progetti di energia rinnovabile, e Copenhagen Infrastructure Partners, una società danese specializzata in investimenti di infrastrutture e in particolare di energia eolica. Secondo l’azienda, il financial close del progetto dovrebbe arrivare già nella seconda metà del 2021. Questo significa che l’impianto eolico dovrebbe iniziare a fornire energia elettrica nel 2023.

Il parco eolico dovrebbe essere costruito a circa 12 miglia nautiche dalla costa nord-orientale degli Stati Uniti, al largo del Massachusetts, e dovrebbe arrivare a una capacità di 800 MW. Alcuni impianti già esistenti, ma di dimensioni ridotte, si trovano nei pressi delle coste di Rhode Island e Virginia, e hanno una capacità di 30 MW e 12 MW. In effetti, la presenza di parchi eolici negli USA non è proprio una novità. Nel 2012, sotto l’amministrazione Obama, si erano aperte le porte all’eolico offshore, designando come aree destinate all’installazione degli impianti quelle al largo delle coste di Virginia, Maryland, New Jersey e Delaware. Già allora, il dipartimento dell’Energia americano aveva pubblicato dei rapporti in cui si stimava che il potenziale dell’eolico offshore nazionale arrivava a 4000 MW, il che si traduceva in un turnover di 70 miliardi di dollari e circa 200mila posti di lavoro.

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