Gruppo FS investe 200 miliardi in 10 anni per mobilità sostenibile. Obiettivo: neutralità carbonica entro 2040, riciclo al 100%. CEO Ferraris guida la trasformazione. Adesione all’Alleanza economia circolare e progetti con RFI evidenziano impegno sostenibilità.

Nel panorama dell’evoluzione tecnologica e della crescente attenzione verso la sostenibilità, Gruppo FS si sta preparando a un cambiamento epocale nel settore della mobilità. Con un investimento record di 200 miliardi di euro destinati ai prossimi dieci anni, è in procinto di ridefinire completamente il concetto di mobilità integrata e sostenibile, con l’innovazione digitale al centro della sua missione. A guidare il percorso di trasformazione l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris, il cui impegno nella promozione della sostenibilità è diventato un elemento chiave nella strategia aziendale.

L’obiettivo principale dell’ambizioso piano è raggiungere la neutralità carbonica, ossia l’azzeramento totale delle emissioni di CO2, già nel 2040, in netto anticipo rispetto ai target europei. A questo si aggiunge anche portare il riciclo e il recupero dei rifiuti dall’attuale 92% al 100%. Autoproduzione di energia e iniziative nell’economia circolare gli strumenti. Entrando nel dettaglio, Gruppo FS punta a produrre autonomamente almeno il 40% del fabbisogno energetico, facendo leva sulle fonti rinnovabili. Un’evoluzione già in itinere attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici nelle stazioni e nelle aree ferroviarie in disuso. Sul fronte della circolarità, Gruppo FS è oggi uno dei membri chiave dell’Alleanza per l’economia circolare, un’importante iniziativa congiunta di 12 imprese italiane nata nel 2017 con lo scopo di guidare una trasformazione completa del contesto produttivo, valorizzando le peculiarità del “Made in Italy” e promuovendo la condivisione di esperienze e buone pratiche tra le aziende. L’adesione all’Alleanza si concretizza nelle numerose iniziative avviate dalle società del Gruppo, come nel caso di Società Grandi Stazioni, responsabile della gestione delle principali stazioni ferroviarie italiane, che ha sviluppato due progetti innovativi per promuovere la raccolta differenziata degli imballaggi e dei mozziconi di sigaretta. Sono 150 i “recycling point”, dotati di un sistema di incentivazione a premi gestito tramite un’app mobile, che verranno installati nei complessi immobiliari delle stazioni.

Ma è con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che l’impegno del Gruppo FS verso la sostenibilità e l’economia circolare si fa ancora più tangibile. La società, alla quale è affidata la gestione e la manutenzione della rete ferroviaria e degli impianti, produce infatti grandi quantità di terre, rocce da scavo e pietrisco. Negli anni RFI ha sviluppato diverse iniziative che partono proprio dal riuso e dalla rigenerazione dei materiali da costruzione e demolizione. Il pietrisco, ad esempio, viene riutilizzato come inerte evitandone la destinazione a rifiuto. E ancora, nell’Officina Nazionale Armamento Fonderia di Bari, RFI sta progettando un impianto che a pieno regime potrà riutilizzare nel ciclo produttivo oltre l’80% delle sabbie di fonderia. Tra le iniziative più recenti della controllata di Gruppo FS l’attivazione di sottostazioni elettriche che consentono di recuperare energia elettrica dalla frenatura dei treni in viaggio anche sulle linee a 3kVcc, che costituiscono il 95% delle linee elettrificate della rete. Una possibilità prevista finora solo sulle linee dell’Alta Velocità e che oggi permetterà di impiegare l’energia accumulata. Avviato nel 2022 a Forlì sulla linea Bologna-Rimini, il progetto prevede la realizzazione di altri 15 impianti, che consentiranno una volta a pieno regime un risparmio di circa 225 tonnellate all’anno di anidride carbonica.

 

Per maggiori informazioni:

https://forbes.it/2023/09/04/fs-investe-200-miliardi-per-una-mobilita-sostenibile-sociale-tecnologica/

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