Verona, conosciuta in tutto il mondo come città palcoscenico di una delle storie d’amore più famose di sempre, quella tra Romeo e Giulietta, si appresta adesso a divenire simbolo di un’altra storia d’amore: quella con il pianeta Terra. La città veneta è infatti sempre più attenta ai temi ambientali che interessano ormai ogni aspetto della vita cittadina: dalla mobilità all’edilizia. Uno degli emblemi che probabilmente racchiude i valori caratteristici della Verona del futuro, potrebbe essere rappresentato dalla nuova versione di Palazzo Ravasio. L’antico edificio è infatti al centro di un progetto portato avanti dalla società guidata da Antonio Franchi, The Residenze, che ha lo scopo di valorizzare il Palazzo all’insegna della sostenibilità. Storia, sostenibilità e arte dovranno di fatto essere i nuovi elementi caratterizzanti della città dell’amore.
L’opera edilizia si va a collocare all’interno di un contesto già fortemente orientato alla green sustainability. In effetti, Verona continua a scalare le classifiche nazionali che giudicano le città per qualità della vita, attenzione all’ambiente e livello dei servizi. È stata persino premiata da Legambiente per il progetto “Steps”. Il Sindaco veronese ha spesso parlato di “svolta sostenibile”, riferendosi alla serie di iniziative intraprese per raggiungere gli scopi prefissati. Tra questi la conversione a una mobilità ecologica, oggi rincorsa attraverso l’installazione della filovia, la riconversione di tutti i mezzi inquinanti dell’autoparco comunale e il passaggio al metano da parte dei mezzi di Amt Verona. Questo fa pensare che progetti come quelli realizzati dalla società guidata da Antonio Franchi prenderanno sempre più piede, fino a divenire l’unico modo di progettare. Il successo riscontrato dall’alto numero di richieste per il Superbonus 110% ne è un palese esempio. La voglia di contribuire ad uno sviluppo urbano sostenibile non riguarda solo chi deve realizzare grandi opere pubbliche ma anche i privati che sono sempre più interessati a ridurre l’impatto ambientale delle proprie abitazioni. Solo a Verona, tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, le richieste giunte agli uffici dell’Edilizia privata sono passate dalle 240 al mese alle 700.
Se però con l’Ecobonus il focus è sui grandi interventi, detti per questo trainanti, come ad esempio l’isolamento termico e la sostituzione degli impianti termici, in progetti come quello di Palazzo Ravasio intrapreso da Antonio Franchi, l’attenzione si concentra sui minimi dettagli, come nella scelta di materiali ecologici e fornitori specializzati in interventi di bioedilizia. Il Sindaco Federico Sboarina, sebbene si sia detto orgoglioso degli obiettivi raggiunti finora, ha sottolineato: “C’è ancora tanta strada da fare ma siamo su quella giusta per provare a regalare un futuro migliore alla nostra meravigliosa città”. Un futuro che parlerà sempre più di sostenibilità, riqualificazione e riconversione: oltre a Palazzo Ravasio Antonio Franchi è infatti al lavoro anche su altri progetti per la città, sempre in linea con i criteri ESG e ispirati da principi di inclusione sociale.

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