Per affrontare le sfide sul fronte energetico sole, vento e acqua rappresentano gli alleati principali contro la dipendenza dal gas russo. Oggi accelerare sullo sviluppo delle rinnovabili è una priorità strategica per il Paese. Progettato da Terna, il Tyrrhenian link è un elettrodotto sottomarino lungo 950 chilometri che collegherà Sardegna, Sicilia e Campania con lo scopo di sfruttare l’energia solare ed eolica prodotta nelle isole e indirizzarla sulla terraferma.
Proprio pochi giorni fa il Ministero della Transizione Ecologica ha avviato formalmente il procedimento autorizzativo del “Ramo Ovest”, la tratta di circa 480 km che collegherà Sicilia e Sardegna, con i cavi che per la prima volta al mondo passeranno ad oltre 2.000 metri di profondità sotto il livello del mare. In Sicilia l’elettrodotto approderà a Fiumetorto, con i cavi interrati che percorreranno un tracciato di 7 km fino a Termini Imerese, dove è prevista la realizzazione di una stazione di conversione. In Sardegna l’approdo è a Terra Mala e i cavi percorreranno 30km fino a Selargius: anche qui sorgerà una stazione di conversione in prossimità dell’attuale stazione elettrica. Per i cavi sotterranei Terna utilizzerà strade già esistenti così da lasciare inalterati ambiente e paesaggio.
Una decisione condivisa con le comunità locali durante i due anni di consultazioni ad ampio raggio, grazie alle quali il Gruppo ha potuto mostrare il progetto a centinaia tra amministratori ed enti locali, associazioni di categoria, imprese e privati cittadini. Il nuovo step avviato dal MiTE arriva a pochi giorni dal decreto definitivo per il ramo Est che collegherà Sicilia e Campania: “Abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione al percorso che porterà alla realizzazione di un’opera fondamentale per il sistema elettrico del nostro Paese – ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma – È importante procedere speditamente affinché la nuova infrastruttura sia presto al servizio del sistema elettrico nazionale, così da favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili che oggi rappresentano la vera alternativa al gas russo”.
Terna investirà nella realizzazione circa 3,7 miliardi di euro e darà lavoro a 250 imprese: la tabella di marcia del Ministero prevede la messa in funzione del primo cavo tra tre anni, mentre l’opera verrà portata a compimento nel 2028.
Per visualizzare il punto di Paolo Pagliaro a “Otto e mezzo” (LA7):
https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/una-grande-opera-che-finalmente-si-fa-13-10-2022-455645