È fondamentale che i Comuni abbiano un ruolo primario nel combattere le emissioni di CO2 e nell’indirizzarsi verso l’obiettivo Net Zero fissato da Cop26, sottoscritto anche dal nostro Paese. Lo spiega Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A., parlando sui suoi social dell’importanza delle città nel guidare la transizione energetica e nell’affrontare le sfide che ne derivano. “Le città coprono attualmente una parte molto esigua della superficie terrestre (3% circa) ma includono circa la metà della popolazione mondiale, la quale consuma quasi i due terzi dell’energia prodotta e immette nell’aria una quantità di gas climalteranti molto elevata (70% ca delle emissioni globali), fra cui predomina CO2, gas che possiede la capacità di persistere nell’atmosfera”, osserva il presidente di Municipia S.p.A. sottolineando come il percorso verso il Net Zero, oltre all’adozione di sistemi energetici carbon-neutral, implichi anche l’innesto nelle realtà territoriali di “soluzioni tecnologiche all’avanguardia per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni, come avviene nelle smart cities”. Diverse quelle citate dal presidente Stefano De Capitani, a partire dalle “infrastrutture e reti digitali che contribuiscono a uno smart energy management con la raccolta di dati su un ampio raggio di ricerca: qualità e resilienza della fornitura energetica, disponibilità e consumo di energia, qualità dell’aria, ecc.”. Ma anche “un monitoraggio utile a fornire informazioni in tempo reale o di previsione attraverso una modellazione predittiva per una data driven governance”.
Tecnologia digitale e connettività, nella vision di Municipia S.p.A., sono alla base “degli ecosistemi di ambito urbano in grado di facilitare la transizione a un’energia pulita e di efficientare gli asset energetici in maniera intelligente, durevole e adattiva: fra questi, a esempio, l’illuminazione stradale, il consumo energetico degli edifici pubblici, la gestione del traffico e dei rifiuti”. Un mix dunque fra “ricerca di soluzioni climatiche, economiche ed energetiche, dove quest’ultime sono anche di stringente attualità per il nostro contesto geopolitico”.
Stefano De Capitani sottolinea infine come gran parte delle città italiane abbiano aderito “a questo progetto inserendone i principi nel Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia e, soprattutto, sviluppando sinergie con partner privati che danno impulso e sostegno alle iniziative”: investire economie e competenze nello sviluppo tecnologico porta quindi a realizzare “ambiti territoriali attenti ai temi di sostenibilità e resilienza che puntano al risparmio energetico e all’abbattimento delle emissioni di CO2”.
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