Un’occasione di dialogo tra l’Italia e i Paesi del Continente africano: alla seconda Conferenza Italia-Africa, organizzata lo scorso 25 ottobre con il supporto di Terna, hanno partecipato 350 delegati in rappresentanza di 46 Paesi africani e 13 organizzazioni internazionali, tra le quali l’Unione Africana. Per il gruppo specializzato in reti per la trasmissione dell’energia erano presenti l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris insieme a Luca Torchia, Responsabile Relazioni esterne e sostenibilità e Carlo Crea, Responsabile Affari internazionali.
Tutti guardano a un unico obiettivo: favorire il dialogo tra imprese e istituzioni promuovendo lo sviluppo delle rinnovabili e aumentando l’accesso all’energia in Africa. Anche Terna è proiettata da tempo in questa direzione, come conferma il progetto di interconnessione Italia-Tunisia, inserito nel Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale e riconosciuto di interesse comune a livello europeo, come ha ricordato Luigi Ferraris lo scorso maggio a margine dell’Assemblea degli azionisti.
“L’interconnessione con il Nord Africa, una volta che la situazione si sarà normalizzata, sicuramente è interessante e importante” aveva dichiarato l’AD riferendosi alla valenza strategica e geopolitica del collegamento per l’intero bacino del Mediterraneo: l’ottica è infatti la creazione di una rete elettrica Euro-Mediterranea per connettere il mercato nordafricano con quello europeo. L’energia in questa prospettiva ha un ruolo di primo piano, come è emerso anche durante il Renewable Industry Advisory Board (RIAB) dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), svoltosi durante la Conferenza.
Transizione energetica e sviluppo delle rinnovabili, ambiti su cui il gruppo guidato da Luigi Ferraris orienta sempre più le proprie strategie, costituiscono per l’Africa un’inestimabile opportunità: “Le risorse del nostro continente sono enormi e, in grandissima parte, non ancora sfruttate” ha fatto notare Amani Abou-Zeid, Commissaria alle Infrastrutture e all’Energia dell’Unione africana, sottolineando come sia “assolutamente necessario rendere quello delle rinnovabili un business conveniente per le imprese: vogliamo vedere crescere modelli imprenditoriali innovativi, creare nei nostri paesi il clima giusto per coinvolgere il settore privato“. E in questo scenario Terna può fare la differenza sfruttando il suo notevole know how in materia, riconosciuto a livello globale come dimostra il primato conseguito di recente nel Dow Jones Sustainability Index tra le Electric Utilities.