Educare e dare modo alle nuove generazioni di studiare tutto ciò che riguarda le politiche sostenibili è “il più grande servizio che possiamo fare alla società”: lo afferma Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren e membro del Board esecutivo della Scuola Politica “Vivere nella Comunità”. In una recente intervista rilasciata a “Italia Informa”, ha parlato con entusiasmo della Scuola Politica e delle opportunità che offre, dichiarandosi orgoglioso di condividere l’esperienza con personalità di alto calibro quali i Professori Cassese, Cartabia, Profumo e Mattarella tra i tanti, in grado di guidare i giovani e fungere da ispirazione.
Le sfide da affrontare sono molte, come abbiamo imparato negli ultimi anni densi di complessità: pensiamo al terrorismo, alle guerre ibride, alle minacce legate alla dimensione cyber. “Il mondo che ci circonda richiede uno sguardo onnicomprensivo”, spiega Luca Dal Fabbro, per questo “un dirigente qualificato deve saper affiancare alla competenza necessaria nel suo campo la capacità di avere uno sguardo ampio, a 360 gradi”.
È sempre più necessario iniziare a parametrare nel concreto gli impatti degli investimenti in sostenibilità: questi ultimi infatti “non sono solo profittevoli, sono la chiave per aumentare la redditività di un’impresa”. Come spiegato da Luca Dal Fabbro, i report di sostenibilità stanno acquistando maggiore autorevolezza in tutti i settori. Il Gruppo Iren si impegna già da tempo sui fronti dell’economia circolare e della transizione ecologica: la multiutility, tra le più importanti sul panorama energetico italiano e leader nel Nord Ovest, si pone come attore di primo piano in vista della transizione, un progetto supportato anche dal Piano industriale decennale. “Tre i pilastri strategici: transizione energetica, territorialità e qualità del servizio”. Secondo il Presidente, le aree di maggior interesse sono quelle legate all’economia circolare, alle risorse idriche, alla decarbonizzazione, alle città resilienti e alle persone.
Tra la moltitudine di tematiche importanti, è necessario concentrarsi sulle sfide alla propria portata, nei settori in cui si può avere la certezza di avere un maggiore impatto. Bisogna poi lavorare sulla cultura della responsabilità in azienda e sulla sensibilizzazione di stakeholders e dipendenti, così da coinvolgere e comprendere a pieno l’importanza di avere degli obiettivi condivisi. È importante inoltre generare valore per i territori in cui si svolgono le proprie attività, nonché sfruttare le nuove tecnologie per avere sempre uno sguardo attento rivolto all’innovazione.
Le due grandi priorità per il sistema-Paese in ottica europea sono la sicurezza energetica e la sostenibilità. Per quanto concerne l’approvvigionamento energetico, “come è emerso in questi mesi l’Italia resta un Paese con fortissima dipendenza dall’estero, e questo richiede uno sforzo straordinario sia per quanto riguarda l’azione del Governo, come abbiamo già visto sul fronte diplomatico, sia delle aziende come Iren”. Come spiegato dal Presidente Luca Dal Fabbro, la sostenibilità viaggia invece sulla diversificazione delle fonti e sulle rinnovabili, non solo quelle legate ai fattori naturali ma anche quelle derivanti dall’economia circolare.
Il PNRR, infine, è una risorsa da non sprecare: “Gli operatori sono pronti a cogliere questa occasione di sviluppo”, ma sarà fondamentale che la politica snellisca gli iter autorizzativi così da permettere all’Italia di crescere liberamente sul fronte della sostenibilità.
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