SACE, specializzata nel sostegno all’export e all’internazionalizzazione, sta affrontando una nuova sfida: la sostenibilità. Secondo l’Amministratore Delegato Alessandra Ricci, il Gruppo ha assunto un ruolo importante come facilitatore del Green New Deal in Italia, ponendo al centro della sua missione le “Garanzie Green”. Tale operatività è fondamentale nel contesto economico attuale, poiché accelera la transizione ecologica ed energetica e rende le imprese più resilienti e competitive di fronte alle sfide legate all’energia.
SACE ha garantito finora 9 miliardi di euro a sostegno di oltre 400 progetti green, di cui più del 90% a favore delle piccole e medie imprese. Questo impegno verso la sostenibilità si inserisce in un processo di rapida evoluzione e adattamento alle crisi che il tessuto economico italiano ha dovuto affrontare negli ultimi anni, come la pandemia, l’emergenza liquidità e il caro energia causato dall’invasione russa in Ucraina.
Ai microfoni di “Adnkronos”, Alessandra Ricci ha sottolineato come il Gruppo abbia supportato le imprese in questo contesto emergenziale attraverso due principali strumenti: la Garanzia Italia, per le imprese italiane colpite dalla crisi del Covid-19, e la Garanzia SupportItalia, per le imprese che hanno subito gli impatti del conflitto russo-ucraino. Complessivamente, dal 2020 al 2022, SACE ha garantito 60 miliardi di euro di finanziamenti.
Nonostante le incertezze a livello internazionale, il Gruppo prevede che le esportazioni italiane di beni cresceranno a un ritmo sostenuto, superando i 650 miliardi di euro nel 2023. Tuttavia, le dinamiche delle esportazioni saranno differenziate a seconda dell’evolversi del conflitto e degli impatti della crisi sui principali mercati di domanda per il Made in Italy.
Le aziende italiane, ha spiegato l’AD, stanno ripensando le loro strategie internazionali in modo agile e flessibile, cercando nuovi clienti e fornitori in geografie diverse da quelle tradizionali, al fine di diversificare i mercati di sbocco e mettere in sicurezza le catene di approvvigionamento. SACE svolge un ruolo fondamentale in questo processo, offrendo strumenti di accompagnamento e formazione per aiutare le imprese a migliorare il loro posizionamento nelle catene di fornitura internazionali. Grazie a iniziative come la Push Strategy e i Business Matching, il Gruppo ha generato oltre 2 miliardi di euro di nuove esportazioni italiane.
Alessandra Ricci ha inoltre evidenziato l’importanza di riconoscere che il Made in Italy ha percezioni distinte nei diversi mercati. Sebbene sia spesso associato ai settori alimentare, moda e arredamento, il primo comparto per le esportazioni italiane è la meccanica strumentale in tutte le sue applicazioni. SACE va in questa direzione: sta infatti cercando nuove opportunità di mercato, come la partnership con Nutifood in Vietnam, che supporta l’export di macchinari e tecnologie agroalimentari italiane in un mercato ancora da esplorare appieno.
L’AD ha proseguito sottolineando anche l’importanza del piano industriale “Insieme 2025”, presentato alla fine dell’anno scorso, che mira a garantire maggiore resilienza all’economia italiana, consolidare la competitività sui mercati esteri e rilanciare la crescita nel mercato interno. Il Gruppo si muove in questa direzione, coinvolgendo tutte le parti interessate, quali imprese, istituzioni e sistema bancario, come partner per raggiungere una crescita sostenibile e durevole per tutti.
“Il riscontro da parte dei nostri partner”, ha concluso Alessandra Ricci, “è molto positivo”. L’impegno verso la sostenibilità e l’offerta di servizi assicurativo-finanziari e strumenti di accompagnamento sono riconosciuti come un valore aggiunto da parte dei partner di SACE. L’azienda è convinta che solo agendo insieme si possa raggiungere una crescita sostenibile per l’economia globale.
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