Anche Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, tra i protagonisti del forum Ambrosetti. I dettagli dell’intervista ripresa da Il Sole 24 Ore

Il figlio del fondatore di Illycaffè, Ernesto Illy, già 30 anni fa sosteneva che un’azienda dovesse creare e diffondere valore lungo tutta la catena. L’azienda produttrice di caffè ha quindi dalla sua una lunga tradizione di scelte che si dirigono verso la sostenibilità e la responsabilità sociale. A guidare la società in quella stessa direzione oggi c’è Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè da gennaio 2022.

Intervistata durante la prima giornata del forum The European House Ambrosetti, la manager ha affrontato il tema dei cambiamenti climatici, parlando dell’influenza che questi hanno sul mercato del caffè e di come il Gruppo stia rispondendo. “Per noi la sostenibilità è una strategia chiave, non è certo una moda”, ci ha tenuto subito a sottolineare la manager, la quale ha poi raccontato come è cambiato il mercato negli ultimi decenni e quali sono le sfide legate al climate change.

L’avvicinamento da parte dei cinesi e di tutti gli asiatici in generale alla bevanda che da sempre accompagna le pause di noi italiani, ha portato il mercato del caffè a raddoppiare negli ultimi 30 anni. Ogni giorno si bevono oltre 3 miliardi di tazzine di caffè. Cristina Scocchia ha evidenziato come, sebbene questo mercato si sia dimostrato molto resiliente in momenti di difficoltà come quelli attuali, non abbia potuto fare a meno di risentire degli effetti dei cambiamenti climatici. “È quasi il terzo anno in cui la domanda di caffè supera l’offerta”, ha raccontato la CEO, riconoscendo che “è sempre più difficile produrre caffè”.

Su 130 specie di caffè presenti nel mondo, solo due vengono utilizzate per la produzione di caffè: l’arabica e la robusta. “L’arabica, che è quella più diffusa, pregiata e sofisticata, è molto sensibile ai cambiamenti climatici” ed è particolarmente soggetta ad essere attaccata dai parassiti che aumentano sempre di più proprio a causa dei cambiamenti climatici. Si stima che da qui al 2050 il 50% delle piantagioni di caffè, soprattutto quelle di arabica, potrebbero non essere più utilizzate. “Sarebbe un dramma dal punto di vista sociale e umano per quelle persone che si stanno dedicando a coltivare il caffè ma anche dal punto di vista economico potrebbe avere un contraccolpo molto significativo”, ha riconosciuto Cristina Scocchia.

Davanti a un tale contesto di incertezza, unito all’aumento dell’inflazione, Illycaffè ha deciso di rispondere in maniera responsabile. A fronte di un aumento dei costi di produzione del 17%, con il caffè verde che è arrivato a costare anche 234 dollari a oncia, la CEO ha indirizzato la società verso una “scelta di sostenibilità e responsabilità”, scaricando a valle solo un terzo dell’aumento del costo delle materie prime e assorbendo i restanti due terzi.

Per visualizzare il video dell’intervista:

https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/scocchia-illy-nel-mercato-caffe-domanda-supera-l-offerta/AFkjjVi

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Categories: Clima

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