In Italia si chiama “Garanzia d’Origine”, meglio conosciuto come GO: si tratta del certificato rilasciato dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che attesta l’origine green dell’energia elettrica. Il GO dunque garantisce al consumatore che l’approvvigionamento proviene da fonti rinnovabili. Tuttavia, per gli utenti è ancora difficile riuscire a capirne appieno il vero significato. Luciano Castiglione, esperto nel settore dell’efficientamento energetico, parte dalla definizione di cosa si intende per energia verde. Secondo la direttiva 2009/28/Ce (conosciuta anche come direttiva RES – Renewable Energy Sources) e il D.lgs. N. 28/2011, i metodi alternativi di produzione di energia elettrica finora riconosciuti utilizzano 9 fonti energetiche rinnovabili: eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica, oceanica, idraulica, biomassa e infine gas. Appurato il significato di energia green, se i cavi elettrici presenti nelle abitazioni restano gli stessi, come si può avere la certezza che i propri consumi siano davvero sostenibili per l’ambiente? Ed è qui che entra in gioco il GO, che garantisce che da qualche altra parte nel continente, qualcuno ha prodotto una identica quantità di energia verde. Dunque anche se l’energia elettrica italiana continua a provenire, secondo gli ultimi dati, per il 60% da fonti non verdi, con il certificato dell’Ente statale il consumatore ha la certezza di contribuire a quello che Luciano Castiglione definisce il “circolo virtuoso” dell’energia verde. Per l’esperto inoltre si tratta di un potere contrattuale non da poco. Se i consumatori scelgono di utilizzare energia verde certificata, i fornitori saranno invogliati ad aumentare l’approvvigionamento di GO, spingendo quindi i produttori a perseguire percorsi e strategie sempre più sostenibili. Un circolo che ha un obiettivo comune: diminuire le emissioni di CO2, ridurre il riscaldamento globale e contribuire al miglioramento della qualità della vita.

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Categories: Energia