Un titolo davvero forte quello della riflessione odierna, ma vi assicuro che non sono uscito di senno. Vi invito a seguire assieme a me il seguente ragionamento che qualcuno inizia a fare su alcune pubblicazioni che passano in sordina.
Vediamo i numeri: molti studi scientifici affermano che il Clima terrestre vedrà entro la fine del 2100 un aumento della temperatura media di 3-5°C.
Che poi l’aumento sia di soli (si fa per dire) 3°C, i danni che potrebbe generare un così immane cambiamento climatico potrebbero innescare un default economico mondiale.

Se già con circa “appena mezzo grado centigrado” medio di aumento della temperatura il clima viene definito dissestato, un aumento termico tra i 3 ed i 5 gradi centigradi causerebbe cataclismi climatici.

ESTATI – potrebbero essere frequenti le ondate di calore in Val Padana con picchi di temperatura estrema di 45°C. Se la temperatura salisse di 5°C medi rispetto ai valori attuali, avremmo estremi climatici di maggior portata rispetto a quelli attuali, come intensità e frequenza, e quindi anche ondate di caldo sino a 50°C a Palermo, 47°C a Firenze e Roma.

GRANDINE – I mass media ci hanno trasmesso le immagini del devastante temporale che ha interessato Firenze, città che ormai sembra abbonata agli eventi estremi. In 12 mesi c’è stato il super temporale della scorsa estate, i venti di uragano di questo inverno, ed il temporale furioso dell’altra sera (tutti con vento superiori ai 150 km/h).
Sul Messaggero scrivono la seguente intervista a Bernardo Gozzini, direttore del centro meteo Lamma del Cnr e della Regione Toscana. «Questi eventi diventano sempre più frequenti ma quello che colpisce è l’intensità. Negli ultimi 15 anni fenomeni come questi si sono triplicati e la loro forza è aumentata dal 30 al 40%.

Pensate un po’ cosa è stato in grado di fare quel circa mezzo grado centigrado di aumento della temperatura! Anche se poi questo concetto è abbastanza labile, su scala locale il caldo è stato ben più di mezzo grado oltre la media.
Ma anche all’estero non se la passano di certo meglio. In Spagna il mese di Luglio ha avuto temperature di svariati gradi sopra la media, e venerdì pomeriggio, un normale guasto estivo al tempo che avrebbe dovuto portare refrigerio e qualche temporale si è tramutato uno dei giorni più infernali dell’ultimo decennio, con grandinate da day after tomorrow.

URAGANI – questi toccheranno le coste occidentali europee e potranno anche raggiungere il Mediterraneo occidentale. La temperatura superficiale dei mari salirà ancora, e quindi ci sarà molta energia per le super tempeste.
La scala Saffir-Simpson (unità di misura per classificare gli uragani) sarà abbandonata perché avremo più spesso Uragani superiori alla categoria 5.
Uragani talmente violenti da cagionare danni ben peggiori di uno tsunami, che spazzeranno via intere città, e dove non giungerà il mare ci sarà il vento a distruggere ciò che rimarrà in piedi.

ALPI – Gran parte delle piste da sci sono allocate ad una media di 2000 metri sul livello del mare (in media, non tutte!!), queste potrebbero essere innalzate a 3000 metri per la maggiore variabilità delle nevicate. Ci saranno molto anni senza neve.

APPENNINO – Potrebbe sparire lo sci invernale, o divenire, nell’ipotesi più ottimistica, occasionale al pari di alcune località montane del sud Mediterraneo.

AGRICOLTURA – Un aumento della temperatura media terrestre di 3-5°C causerebbe uno squilibrio totale in agricoltura. Immensi campi oggi coltivati a grano e riso diventerebbero terra incolta, la siccità estrema lascerà senza acqua interi Stati già oggi provati dalla siccità.
La produzione di cibo crollerà. I prezzi delle derrate alimentari aumenteranno il prezzo di decine di volte. Questo causerà danni economici anche ai Paesi ricchi, dove una grossa percentuale della popolazione rischierà la fame. Ma nei Paesi poveri l’esito sarà devastante.

ENERGIA – I Paesi ricchi, ma che si impoveriranno presto, incrementeranno l’uso di energia elettrica per raffreddare gli ambienti, e incrementeranno le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera. Un’alternativa valida in una situazione così disastrosa sarà l’uso dell’energia atomica, con conseguenze immaginabili.

CORRENTE DEL GOLFO – I processi che generano la formazione della Corrente del Golfo si attenueranno (possibile blocco della Corrente), e gli inverni europei vedranno un abbassamento della temperatura, seppur in un contesto climatico generale che vedrà un aumento termico globale. All’aumento di richiesta di energia per l’estate si sommerà la richiesta di energia invernale.

DEFAULT – Molti Stati del Mondo andranno in bancarotta. Nei Paesi ricchi, i costi di gestione cresceranno sensibilmente a fronte di una diminuzione del prodotto interno lordo. I Paesi poveri andranno in default nella prima fase del Riscaldamento del Clima. In un contesto macro-economico generale così disastrato, si potrebbero innescare conflitti tra stati vicini per la conquista di corsi d’acqua, di fonti energetiche. Il caos climatico innescherà un caos sociale ed economico.

SOLUZIONI – Quando la situazione apparirà in una via senza ritorno, quando l’attenzione dei Governanti non sarà più verso spread, Euro, Dollaro, Borse, e si attiveranno assieme per alterare il Clima. Ma faranno in tempo? Difficile dirlo.
Ma se per davvero si avranno aumenti termici così gravi, perché non intervenire da subito e pianificare soluzioni che non distruggano l’attuale Civiltà Umana? Ripeto, se davvero queste ipotesi fossero vere.

Le teorie su ciò che potrebbe avvenire se davvero cambiasse il clima con un aumento termico di 3-5°C sono solo un racconto che appare tratto da un libro di fantascienza. Quello che ho voluto tracciare è che un cambiamento globale del clima porterebbe un collasso alla nostra Civiltà.

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Categories: Clima Energia

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